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\\ Premio Giornalismo Periodico
Maria Corbi, Francesca Sforza
Settimanale "Specchio", La Stampa

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Nel 2021 su decisione del nuovo direttore de La Stampa, Massimo Giannini, rinasce Specchio con una nuova veste grafica e in allegato domenicale alla Stampa e altri quotidiani del gruppo Gnn. Il rilancio della rivista è affidato a Maria Corbi e Francesca Sforza, una collaborazione al femminile che dimostra come le donne sappiano fare squadra.

Di cosa vogliamo parlare veramente quando parliamo di qualcosa? E ancora, cosa vogliamo sapere veramente quando decidiamo di leggere un giornale? Sono queste le due domande che ci facciamo ogni settimana quando ci troviamo a dar vita a un nuovo numero di Specchio. E se si ha la forza di rispondere con coraggio a queste domande, allora verranno fuori cose interessanti. Ad esempio che non è così importante arrivare primi - compito che giornalisticamente parlando spetta a un quotidiano, ma arrivare bene. E “bene” ha molti significati. Per qualcuno significa sapere una cosa di più, acquisire dati e informazioni che prima non aveva. Per qualcun altro invece significa ritrovarsi, vedere che c’è uno spazio capace di restituirgli ciò che pensa, o di dire (magari meglio) ciò che avrebbe detto lui o che avrebbe voluto dire ma non ne aveva il coraggio, o la chiarezza necessaria, o anche solo il tempo.

 

Poi ci sono le curiosità, i dubbi, le incertezze, e anche la nostalgia, un sentimento spesso sottovalutato. A questo proposito è importante il lavoro che cerchiamo di fare con le immagini: grazie alle indicazioni di Cynthia Sgarallino, art director che ha dato vita al progetto grafico di Specchio, abbiamo capito che è importante che le fotografie “parlino” al lettore, che siano capaci di fargli sentire una consonanza. E come abbiamo potuto vedere in occasione del sondaggio condotto per un anno di Specchio, quando nel febbraio scorso abbiamo fatto votare la cover preferita, i maggiori consensi sono andati a “Vincitori & Vintage”, con una foto degli Anni Sessanta, luogo che rappresenta per gli italiani (secondo i dati che avevamo presentato proprio all’interno di quel numero) l’immaginario per eccellenza.

I contenuti, infine: ogni settimana, quando ci incontriamo per la nostra riunione, ci interroghiamo su qual è l’argomento che ci ha colpito di più, su cui abbiamo chiacchierato con i nostri familiari, figli, amici. Può essere un fatto di cronaca, di costume, di politica. A quel punto mettiamo “in sospensione” il fatto in sé e cerchiamo di capire qual è il “sentiment” che lo anima. Tirandolo come un filo, è possibile vedere come gli restino attaccati altri sentimenti, spesso delle domande. E a quel punto, a ognuna di esse, cerchiamo di offrire una risposta, divertendoci a capire quale può essere la voce più adatta, il tono più giusto, l’autore più sintonizzato. Una delle maggiori soddisfazioni che abbiamo quando chiediamo agli scrittori, ai giornalisti i nostri articoli è sentirli contenti di essere stati chiamati per la cosa giusta, non per formulare un’opinione purchessia. I lettori ce lo riconoscono, come dimostra il fatto che Specchio a un anno e mezzo dalla sua nascita è diventato un appuntamento importante per i lettori de La Stampa.  Ci scrivono per raccontare le loro storie, per farci sapere la loro opinione sul tema della settimana, per segnalare idee, ma anche errori, imprecisioni, sviste, che registriamo in “Sbagliando s’impara”, piccolo luogo di correttezza giornalistica (perché questo è un lavoro in cui l’errore è sempre in agguato, tutto sta saperlo riconoscere).  E questo dialogo è il nostro più grande successo.

 

Maria Corbi

Maria Corbi è nata a Roma, dopo la laurea in Economia all’Università Luiss con una tesi sull’influenza delle Lobbies sulla decisione pubblica prosegue gli studi sempre nell’ateneo romano iscrivendosi al master in giornalismo, un’esperienza che la farà approdare come stagista prima alla redazione economica del Gr1 in Rai, successivamente a La Stampa dove nel 1994 verrà assunta dall’allora direttore Ezio Mauro. Inizialmente si occupa di Economia ma poi la sua poliedricità la porterà a trattare temi eterogenei: società, costume, cronaca, ambiente e territori sempre in una posizione di garantista dell’informazione e mai alla ricerca della spettacolarizzazione.

 

Francesca Sforza

Francesca Sforza, romana classe ’69, si è laureata in Filosofia all’università la Sapienza. Dopo la laurea ha trascorso un periodo di studio in Germania, tornata a Roma ha deciso di iscriversi alla scuola di giornalismo dell’università Luiss. Dopo l’esperienza nel quotidiano della sua città, il Messaggero, passa a la Stampa dove viene assunta dal direttore Marcello Sorgi. Si occupa di cronache italiane prima di accettare il trasferimento a Berlino, dalla Germania sarà spostata in Russia seguendo i principali eventi di politica internazionale in Europa orientale. Con la direzione Anselmi viene promossa a caporedattrice degli Esteri, passa dall’esperienza sul campo a quella di redazione e di gestione dei corrispondenti dal mondo. Dal 2021 è caporedattrice del settimanale Specchio.

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