\\ Premio Fiction
Blanca


BLANCA, crime drama liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Patrizia Rinaldi, trasmesso da Rai Uno, racconta lo straordinario viaggio di una giovane donna non vedente che realizza il suo sogno: diventare una consulente della Polizia.
Blanca, interpretata dall’attrice Maria Chiara Giannetta, è vitalistica e capace di sdrammatizzare tutto, a partire dalla sua condizione. Ha ottenuto uno stage di sei mesi nel commissariato di S. Teodoro a Genova, dove incontra la diffidenza dei colleghi: il commissario Bacigalupo (Enzo Paci), interessato solo ad arrivare alla pensione senza troppi problemi, l’affascinante ispettore Liguori (Giuseppe Zeno) e il goffo agente Carità (Gualtiero Burzi). Blanca dimostra che può dare un contributo originale alle indagini grazie alle sue skill nel décodage, la capacità di analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono al primo ascolto.
Blanca ha fatto della sua mancanza la sua forza.
Ha perso la vista a 12 anni in un incendio in cui è morta la sorella Beatrice. La sua testimonianza era stata decisiva per identificare il colpevole. Da allora ha imparato a muoversi con l’aiuto del suo fedele cane guida Linneo – che nella realtà si chiama Fiona, un esemplare di molosso addestrato che ha riscosso un successo straordinario tra pubblico e social - a orientarsi al buio, a leggere a fondo gli stimoli sensoriali e ricostruire nella sua mente spazi e punti di riferimento. Quando qualcosa dell’ambiente circostante attira la sua attenzione è come se lei entrasse in una “stanza nera” in cui isola i suoni che ascolta e tutto il resto scompare.
L’effetto è stato creato anche grazie alla tecnica di riproduzione sonora dell’olofonia, per la prima volta nel mondo, utilizzata anche in presa diretta. La stanza invece è stata creata riprendendo di volta in volta su nero i personaggi e gli oggetti che Blanca vede nell’ immaginazione. Una dote che sembra un superpotere, ma che Blanca sfodera per riuscire a essere una ragazza normale. Anche se lei normale non sarà mai: la sua realtà è proprio quello che la rende straordinaria. Blanca porta in commissariato una ventata di energia e la carica della sua musica preferita, il funk. La musica ha avuto un ruolo chiave nella serie: la colonna sonora è stata realizzata dal noto gruppo dei Calibro 35 che, unendo ritmi contemporanei, rap e street hanno contribuito a dar vita al carattere della protagonista e alle atmosfere dei gialli, ben inseriti nell’ambientazione di una Genova urbana.
Ogni episodio racconta anche la vita sentimentale di Blanca, divisa tra Liguori e l’amico Nanni (Pierpaolo Spollon) e il suo rapporto con Lucia (Sara Ciocca), figlia della vittima del primo caso di puntata. Nella serie Blanca fa i conti con il suo passato e infine scopre il vero colpevole della morte della sorella.
L’idea era quella di raccontare la peculiarità della condizione di un non vedente, lavoro per cui ci si è avvalsi della consulenza di Andrea Bocelli, ma anche l’interiorità di un personaggio particolare come Blanca. Blanca - lo vediamo anche dalle scelte dei costumi dalla linea grafica e sgargiante, di grande tendenza e ora imitate dagli appassionati - è portatrice di colore in un mondo buio. Una storia dal contenuto profondamente connesso con la sua dimensione estetica e la sua regia, con l’obiettivo di raccontare la vicenda di una supereroina moderna. Blanca ha infatti la forza del supereroe e l'imperfezione di un antieroe profondamente umano. Anche in questo sta la sua bellezza: quella di chi è passato per una grande prova e l’ha superata, con la fragilità e la speranza di chi sa che c’è ancora molto da conquistare.
