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Mare Fuori

La serie Mare fuori, coprodotta da Rai Fiction e dalla società Picomedia di Roberto Sessa, da un’idea di Cristiana Farina e scritta con Maurizio Careddu, è una vera onda di travolgente successo. Da poco conclusa la terza stagione, la quarta in lavorazione, andata in onda su Rai 2 e su Rai Play per la prima volta nel 2020, la fiction è oggi diventata un vero e proprio cult per i giovani, che vedono nelle storie dei personaggi detenuti nell’Istituto di Pena Minorile di Napoli, più che i loro errori, la forza coesiva della loro amicizia che gli permette di coltivare la speranza.
Le loro storie hanno aperto uno squarcio su un mondo che mette al centro ragazzi che sbagliano o che, provenendo da famiglie criminali, ne hanno ereditato cultura e comportamenti andando incontro a gravi conseguenze. Questo luogo affacciato sul mare, dove però il mare resta sempre fuori, è un mondo con regole proprie dove sopravvivere non è facile. C’è chi sbaglia senza volerlo, chi sbaglia con premeditazione e chi pensa che lo sbaglio sia farsi arrestare e non quello di commettere dei crimini. I protagonisti sono i giovani detenuti, ma anche gli adulti che si dividono tra chi condiziona in modo negativo le loro vite portandoli a sbagliare e chi, invece, come la direttrice del carcere Paola Vinci (Carolina Crescentini), il comandante della penitenziaria Massimo Valenti (Carmine Recano) e l’educatore Beppe (Vincenzo Ferrera), cercano di far loro immaginare un futuro diverso, una possibilità di riscatto oltre le sbarre.
Ciro Ricci (Giacomo Giorgio) e Carmine di Salvo (Massimiliano Caiazzo) sono figli di clan rivali ma a differenza di Ciro, Carmine non è un affiliato. Carmine in carcere incontra Filippo (Nicolas Maupas), un pianista milanese che sotto l’effetto di stupefacenti ha provocato la morte di un suo amico; tra i due si instaura un’amicizia sincera e la solidarietà che ne scaturisce è l’arma per difendersi dai soprusi di Ciro e della sua banda. Conflitti, regolamento di conti, minacce, amori, intrighi e speranze si rincorrono nei vari episodi, come per Naditza (Valentina Romani), una bellissima ragazza rom che all’infelicità del matrimonio combinato voluto dal padre preferisce la sicurezza del carcere, dove incontra l’amore e sboccia il suo talento per la musica. La faida tra i due clan rivali, Ricci e Di Salvo, sfocia in una rivolta all’interno dell’IPM durante la quale Ciro perde la vita per mano di Filippo.
Nella seconda stagione Carmine è pronto a sposare Nina, ma la ragazza muore investita da un suv nel giorno delle nozze dopo aver salvato il suo amato dall’impatto. È la vendetta del Clan di Ciro che lo ritiene responsabile della morte del giovane boss. In carcere arriva anche Sasà (Filippo Soavi), figlio di una famiglia della buona borghesia partenopea accusato di stupro. Ha dimestichezza con internet e riesce a trasmettere sul web un’esibizione di Gianni, Cardiotrap (Domenico Cuomo) che riscuote successo. Nel frattempo con la morte di Ciro il comando è passato nelle mani di Edoardo (Matteo Paolillo); Viola (Serena De Ferrari) ordisce una delle sue trame e riesce a mettere in contatto Gemma (Serena Codato) con Fabio, il suo ex fidanzato violento e ossessivo. Gianni per proteggerla in una colluttazione ne provocherà la morte.
Nella terza stagione la narrazione si muove dentro e fuori l’IPM: regolamento di conti e una logica criminale che si scontra con la speranza di una vita libera dal sistema a cui è ancorata. Rosa (Maria Esposito), la sorella di Ciro, una volta arrivata in carcere ha il solo obiettivo di vendicare la morte del fratello che crede essere stato ucciso da Carmine, ma poi è proprio di Carmine che finisce per innamorarsi. Rosa non è la sola a vivere grandi conflitti e difficoltà, schiacciata com’è tra il “dovere” di rispondere alla cultura criminale paterna e l’amore per Carmine; anche Viola, sempre più preda della sua stessa rete di intrighi e malvagità, tenterà di uccidersi con in braccio la figlia di Carmine, ma sarà solo lei a morire perché la bambina sarà salvata da Rosa. Il suicidio di Viola altera i difficili equilibri nell’IPM e Paola viene rimossa dall’incarico. Sofia Durante (Lucrezia Guidone), la nuova direttrice, arriva in Istituto quando la pax mafiosa tra i Ricci e i Di Salvo riduce in fin di vita Edoardo, allontanando il momento in cui le loro vite potranno finalmente varcare i confini dell’IPM e percorrere il difficile cammino del riscatto.
